Siamo tutti svegli!

Siamo tutti svegli!
Allora di che si tratta?

mercoledì 12 gennaio 2011

AMBULATORI

Rocca di Papa (Roma)   su appuntamento cell 3408527786

ROMA   Via Gennargentu n 20 (zona Montesacro)  presso Clinica Veterinaria S Francesco su appuntamento  tel 068182106


Complementary and alternative medicine in Rome

AMBULATORIO VETERINARIO DI MEDICINE NON CONVENZIONALI
VIA NORICO N 9 ROMA  ZONA S GIOVANNI
TEL 3408527786
vethomrome.blogspot.com

venerdì 7 gennaio 2011

Accenni di zooantropologia di Roberto Marchesini

Di Roberto Marchesini

Alla fine degli anni Ottanta prende avvio una nuova disciplina, la zooantropologia, che ha come obiettivo di ricerca lo studio del rapporto uomo-animale nella relazione tra i due e la valutazione dei contributi apportati all’uomo da questa relazione.
 Fondamento della ricerca zooantropologica è il ritenere che non sia possibile comprendere l’uomo nelle sue caratteristiche di sviluppo e culturali senza prendere in considerazione il contributo  offerto dall’alterità animale.
Concetto chiave = comprendere i predicati dell’uomo attraverso la relazione con l’alterità animale.

La zooantropologia ritiene l’animale un soggetto eterospecifico , ossia entità in grado di dialogare con l’uomo che è una specie diversa dalla sua , e come diverso, ossia come entità capace di contaminare l’uomo.

La Parola chiave è “referenza animale” come valore-contributo apportato dall’alterità animale nel rapporto con l’uomo.

 La referenza animale è pertanto il presupposto più importante e l’obiettivo focale della ricerca zooantropologica.
 Per tale motivo possiamo dire che la zooantropologia è lo studio della referenza animale.
 Per la zooantropologia pertanto è necessario salvaguardare l’ alterità delll’eterospecifico (la diversità dell’animale ) rispettando i suoi caratteri di soggettività (non reificare ovvero trasformare l’eterospecifico in oggetto),
di diversità dall’uomo (non antropomorfizzare l’eterospecifico, cioè non rendere l’animale simile all’uomo),
 di peculiarità (non leggere l’animale come cifra).
Solo il titolo di alterità dà voce all’animale ovvero gli riconosce quella specificità che sta alla base del suo potenziale di referenza.
Concetto chiave di ordine applicativo = maggiore è l’attribuzione-riconoscenza di alterità (soggettività, diversità, peculiarità) maggiori saranno le possibilità di referenza. 
La nascita della zooantropologia rappresenta un evento significativo nel panorama di analisi del rapporto uomo-animale, inserendosi a pieno titolo in quella marcia di avvicinamento alla conoscenza dell’alterità animale inaugurata dall’evoluzionismo darwiniano e proseguita dalla ricerca delle scienze comportamentali e cognitive.


Con la zooantropologia si iniziano infatti a studiare i fattori che guidano il rapporto dell’uomo con le altre specie - e in particolare:

a.       le direttrici orientative e affiliative verso l’alterità animale,
b.       piani e i significati della relazione interspecifica,
c.       le dimensioni di interscambio e transazione che si vengono ad attivare in tale rapporto,
d.       le conseguenze antropo-poietiche (ovvero di costruzione dell’identità umana) dell’incontro-confronto con l’eterospecifico.
Conoscere l’ampia gamma di rapporti e di rimandi che ci legano all’alterità animale è molto importante, perché offre un piano articolato di interpretazione circa il nostro bisogno di riferirci all’animale per realizzare in pieno le nostre qualità (predicati). Studiare il piano relazionale di rapporto con l'eterospecifico significa individuare un nuovo orizzonte di spiegazione e di applicazione che vada oltre il consueto “utilizzo dell’animale oggetto” – dall’eclatante uso strumentale-performativo fino alle forme meno esplicite di uso simbolico-transizionale – o il più insidioso “utilizzo surrogatorio” dell’animale sostituto di un essere umano assente, dove accanto all’antropomorfizzazione vi è la negazione della specificità dell’animale e del bisogno dell’uomo proprio della diversità animale. Tracciare un profilo del ruolo ricoperto dall'alterità non-umana in ogni momento della vita dell'individuo, significa come prima cosa ammettere che l'animale abbia un posto preciso nell'ontologia umana.
Presupposto della zooantropologia = non surrogabilità della referenza animale ossia considerare la relazione uomo-animale e la referenza che ne consegue un contributo non sostituibile. Tale assunzione implica di conseguenza l'adoperarsi per capire le caratteristiche di questa funzione e le possibili applicazioni. Per la zooantropologia perdere la relazione con l’alterità animale significa gettare un’ipoteca sull’antropo-poiesi.

D’altro canto con la zooantropologia non solo si diminuisce la distanza che separa la nostra specie dalle altre ma si afferma il carattere insostituibile della presenza animale nella vita dell’uomo o, meglio, nella definizione dell’essere umano. Prende corpo cioè l’idea che la referenza animale sia indispensabile per la realizzazione della persona nelle sue diverse componenti espressive, formative e assistenziali. Se pertanto la biologia evoluzionista ha rivendicato un legame filogenetico tra uomo e animale, la zooantropologia sottolinea un nesso altrettanto forte, ma questa volta di tipo ontogenetico, posto nel cuore stesso del nostro essere umani: nel divenire uomo.


Da www.robertomarchesini.com

lunedì 3 gennaio 2011

FIDO NON SI FIDA Di S. Apuzzo e E. Meyer

Aprire una scatoletta e versarne il contenuto nella ciotola del cane o del gatto. Provare, almeno una volta al giorno, soddisfazione nel vederlo mangiare con gusto. Ma ci siamo mai chiesti cosa c’è in quei bocconcini e in quelle crocchette, perché piacciono così tanto, come è prodotto e conservato quel cibo, perché cani e gatti vivono sempre meno e aumentano le loro patologie? Questo libro svela i segreti più inconfessabili del cibo industriale per cani e gatti: i metodi di produzione, la qualità degli ingredienti, gli additivi, i conservanti, i coloranti, ben al di là di quello che c’è scritto nelle etichette. Un campanello di allarme per la salute dei nostri amati animali, che rischiamo di avvelenare inconsapevolmente con le nostre stesse mani. Dopo aver letto questo libro nessuno potrà più dire: “Io non sapevo”.

domenica 2 gennaio 2011

Dieta vegana

Una ricetta vegana per cani affetti da intolleranze alimentari.
Cane femmina giovane, vive in appartamento con attività fisica normale


PESO  29 KG 64 POUNDS  965 kcal

TOFU FAGIOLI RISO
300 g              tofu
280  g              riso
150 g fagioli rossi borlotti cotti
1 cucch              olio oliva
1 pizzico             sale iodato
1 cucch              sale iposodico Novosal
1 compressa multivitaminico  MULTICENTRUM
1 Compresse zinco da 50 mg
1 cucch the di Calcium dog

TOFU E QUINOA
300 g tofu
280 g            quinoa
150 g verdure
1 cucch              olio oliva
1 pizzico             sale iodato
1 cucch              sale iposodico Novosal
1 compressa multivitaminico  MULTICENTRUM
1 Compresse zinco da 50 mg
1 cucch the di Calcium dog




sabato 18 dicembre 2010

Basta con il pet food!

Il pet food fa male.

CIOTOLE PERICOLOSE

Occhi, ossa, piume, becchi di uccello, sangue, intestini, tendini, mammelle, esofagi, legamenti, parti malate, putrefatte o cancerose degli animali macellati: ecco cosa si nasconde nei cosiddetti sottoprodotti presenti nei pet food.
Cavalli, elefanti, cani, gatti, volpi, opossum, cervi, serpenti: si può nascondere di tutto dietro la denominazione farina di carne. Negli stati Uniti, dove viene prodotta la maggior parte del pet food, non è vietato riciclare nei mangimi animali domestici cani e gatti eutanasizzati perché malati oppure soppressi nei rifugi per randagi.
Diossina, PBB (fanno parte della stessa famiglia del DDT e PCB), antibiotici e altri preparati farmacologici: sono i residui presenti nei pesci di mangimi come quelli elencati in tabella.
Farine di carne, sottoprodotti, ossa: tutti ingredienti comuni nei pet food.
Il termine farina indica che il prodotto invece di essere utilizzato fresco, viene riciclato. Il riciclaggio e l¹estrusione (il metodo utilizzato per ottenere le crocchette) non sempre uccidono gli ormoni utilizzati per far ingrassare il bestiame, né gli antibiotici o i barbiturici. La cottura a temperature elevate può alterare o distruggere il valore nutritivo del prodotto, mentre non elimina del tutto il pericolo di contaminazione da batteri e tossine. Alcuni produttori cuociono il cibo una volta inscatolato, direttamente dentro lattina.
Additivi, conservanti, aromatizzanti, antiossidanti, coloranti, apetizzanti: il cibo dei nostri amici pelosi è un insieme di composti chimici, alcuni dei quali molto nocivi.
Tra i conservanti sintetici si trova il BHA e BHT, gallato di propile, usato anche come antigelo per auto. Fra gli antiossidanti utilizzati è stata rintracciata una sostanza simile all¹agente Orange, un pesticida defoliante usato dagli Americani in Vietnam. I coloranti sintetici, oltre ad essere testati su altri animali, possono causare in dosi massicce seri problemi (es. aumento di colesterolo e diminuzione nel sangue di emoglobina e globuli rossi). Le aziende produttrici non hanno l'obbligo di indicare questi composti sull¹etichetta.
Grassi rancidi: sono i responsabili dell'odore pungente esalato da parecchio pet food umido e secco, oltre che di gravi allergie ed altre patologie. Questi grassi vengono conservati in soluzioni chimiche e spruzzati direttamente sul cibo per renderlo più appetibile.
Gusci di arachidi, farina di soia, granoturco: anche per le granaglie vengono per lo più utilizzati sottoprodotti privi di reale valore nutritivo. Negli ultimi 10 anni la quantità di cereali nei pet food è aumentata: spesso però sono usati come riempitivi e la loro digeribilità è molto bassa.
Effetti collaterali 
Malattie del tratto urinario, intolleranze, allergie, disturbi comportamentali, cancro, vomito, diarrea: sono i possibili effetti del consumo di mangimi industriali. Le cause: presenza di ingredienti scadenti o cattivi, contaminazione con batteri, muffe, farmaci e tossine, scarso valore nutrizionale, abuso di additivi. Le diete ipercaloriche per cuccioli, provocando una crescita troppo rapida, possono causare nelle taglie grandi malattie delle ossa e delle articolazioni.
Evitate di comprare le marche della lista negativa e rivolgetevi a quelle della lista positiva (se trovati verranno aggiunti nuovi nomi). Ricordatevi che per gli snack valgono gli stessi discorsi fatti sopra. Privilegiate le linee biologiche, tenendo conto che è necessaria la certificazione di un ente riconosciuto. Sommergete le aziende di lettere di protesta e diffondete il più possibile questo articolo. Quando possibile cucinate per il vostro cane o gatto, tenendo presente che le sue esigenze sono diverse dalle nostre: da evitare i cibi conditi, bene di tanto in tanto riso, pasta, uova sode o alla coque, carote e zucchine bollite.
Marche da boicottare (Lista negativa)
• Nestlé:
Felix, Friskies, Gourmet, Purina, Affinity Petcare
• Colgate-palmolive:
Hill's (science diet, canine maintenance)
• Mars:
Whaltam, Cesar, Pedigree, Chappi, Frolic, Sheba, Whiskas, Kitekat, Royal Canin
• Procter & Gamble:
Iams (Eukanuba, ecc.)
• Nutro
• Heinz
Per la lista positiva, vai alla pagina
http://www.oipaitalia.com/appelli/liste.htm

dal sito OIPA ITALIA ONLUS